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Lettera n. 108
Mio mirabile gioiello,
se incautamente dovessi chiudere le porte del mio cuore al tuo amore, non potrei più vantarmi di avere asservito a me la felicità. In quel caso, l'anima, che alberga in qualche modo nel mio corpo, s'inaridirebbe; il cuore, che mi batte sotto il petto, si pietrificherebbe; lo spirito, che è dentro di me, diverrebbe sterile, non aleggerebbe più e soffrirebbe da morire.
L'intera mia esistenza potrebbe paragonarsi a un vero quadro invernale, dove non si respirerebbe più il clima mite e brioso della rinascente primavera. Invece la brulla e rigida stagione ovunque spadroneggerebbe mestamente, mostrando soltanto degli stinti angoli insofferenti di ogni ilarità.
Il tuo amore mi fa dono della vita, diventa per me esuberanza di colori e valanga inarrestabile di bellissime emozioni, le quali vanno alimentando in me la fiamma della passione. Perciò, siccome usufruisco abbondantemente del tuo amore che tiene sempre accese nel mio intimo la gioia e la speranza, giammai potrò temere di ritrovarmi un giorno a vivere nella tristezza e nella delusione.
Invece vivrò sempre sotto l'egida del tuo amore, mia cara, per non venire deluso dalla mia stessa vita!
Il tuo amore
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