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Lettera n. 102
Amore mio insostituibile,
mi manchi tremendamente, mentre vivo tutto solo in balia della tristezza, siccome mi devo accontentare unicamente del lontano ricordo dei tuoi calorosi abbracci e dei tuoi indimenticabili baci. Con il loro impeto passionale, essi solevano trasformarmi nella persona più beata esistente su questa terra.
Mi manchi terribilmente, mio tesoro, mentre mi vedo costretto ad aggirarmi disorientato tra i miei pensieri indagatori, che non riescono a riportarmi alla serenità di quel tempo remoto. Esso si rivelò nei miei confronti prodigo di magie sbalorditive e rappresentò per il mio spirito il colmo di ogni soddisfazione.
Mi manchi spaventosamente, angelo mio, mentre la luce mi abbandona e le tenebre più fitte vengono a impadronirsi di me. In pari tempo, la mia esistenza s'incurva e subisce il flusso torturatore di una impietosa entità superiore, la quale mi va privando senza scampo dei miei pensieri più gai e volitivi.
Mi manchi enormemente, dolcezza mia, mentre il mio corpo freme e mi fa avvertire la ridda dei sensi che vi si agitano senza tregua e non sanno come dar sfogo ai loro propositi voluttuosi. Solo la tua calda passione saprebbe soddisfarli e sedarli, dopo averli fatti scatenare in una spirale di sublime piacere.
Permettimi di amarti ancora, mia cara, e toglimi dall'inesprimibile pena che mi soggioga e mi rattrista!
Il tuo amore
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