di Luigi Orabona

 

 

VORREI SAPERE...

Vorrei sapere perché,
ricorrendo ai quotidiani,
alla televisione e alla radio,
sappiamo solo indirizzare
grandi masse di giovani
verso alcuni falsi miti,
spingendoli a venerare
come eroi e semidei
i cantanti e i calciatori,
quasi fossero essi
i salvatori del mondo;
invece sarebbe utile
renderli coscienti
che tali loro idoli del cuore
sono semplicemente
delle persone comuni
uguali a tutti gli altri
e che perciò non hanno
assolutamente nulla
di magico e di geniale.

Vorrei sapere
perché siamo tanto bravi
a criticare il nostro prossimo
e a scoprire i suoi difetti
con una perizia eccezionale
e allora ci sentiamo in pace
con la nostra coscienza,
solo dopo che malignamente
siamo riusciti a renderli
di dominio pubblico;
invece evitiamo di chiederci
se noi siamo oppure no
peggiori di tutti loro
perché non ci preme sapere
che l'obiettiva conoscenza
di tutte le nostre pecche
ci fa diagnosticare in anticipo
e anche sconfiggere con successo
la principale nostra malattia,
che si chiama “presunzione”.

Vorrei sapere perché
siamo così refrattari
ai numerosi problemi sociali
che dovrebbero interessarci
come se fossero vangelo,
per il loro alto contenuto
essenzialmente filantropico,
avendo essi come fine
la gratuita assistenza
di quanti da tempo si trovano
nell'assoluta indigenza,
oltre che patire impotenti
le malattie e la fame;
invece, da parte nostra,
che nulla facciamo
per il nostro prossimo,
basterebbe un minimo sforzo
a favore dei nostri fratelli
che si sono ritrovati a vivere
una vita travagliata,
per sentirci dentro di noi
risollevati e sereni!