di Luigi Orabona

 

 

AEDO DEL TEMPO

Vorrei essere, o tempo,
il tuo aedo immortale
per vivere insieme con te
le varie vicissitudini
alle quali vanno incontro
uomini, animali e vegetali
nel corso dei millenni.

Nell'incessante fluire
dei giorni, dei mesi e degli anni,
diventano infinite le vicende
a cui impassibile assisti:
sono esse ora tristi ora liete
e segnano il tuo cammino
di memorabili impronte.

Desidererei decantarle
dalla prima all'ultima,
imprimendo in ciascuna
l'ardore del mio afflato
e la carezza dei miei versi
per renderla per sempre
viva e indimenticabile.

Inoltre, colorirei ognuna
con gli accenti più adatti
e ad essa assegnerei
i ritmi più variegati
per poterne esprimere
il momento trionfante
oppure il tragico dramma.

Come vate tuo amico,
anche a te consacrerei
la poesia mia migliore
perché al tuo trascorrere
non mancassero mai
l'incanto della natura
e l'estasi delle emozioni.