di Luigi Orabona

 

 

GATTINA MORIBONDA

È da un paio di giorni
che la mia gattina nera,
occupando la sua solita sedia,
ha assunto una posizione
d'immobilismo totale;
né risponde ai richiami
di mia moglie disperata.

Giace sulle quattro zampe
coperte dal proprio corpo,
mentre gli occhi semichiusi
scrutano ormai rassegnati
il poco tempo che le rimane,
senza emettere un miagolio
per manifestare la sua pena.

Io la osservo triste e pietoso;
inoltre, del tutto impotente
cerco di trovare un rimedio
che possa alleviarle il dolore,
se adesso mi è impossibile
guarirla e salvarle la vita,
che si va perdendo nel nulla.

Posso solo unirmi al cordoglio
che la sventurata mia gattina
sta vivendo intimamente;
quando poi la chiamo per nome,
nonostante il suo dramma,
compiendo il suo ultimo sforzo,
mi risponde con un gemito.