di Luigi Orabona

 

 

ALCUNI RICORDI

Stamattina ho avuto
una gran voglia di rovistare
dentro la preziosa cassetta
dei miei tanti ricordi.

Così, sotto la spessa patina
del mio tempo trascorso,
vi ho trovato aggiustati
con alquanta cura
sia quelli che un giorno
avevano interessato
la mia intensa vita
in modo particolare,
sia tutti gli altri
che vi erano restati
senza avere per me
alcuna importanza.

Prima la mia memoria
me li ha tutti raccolti,
dopo li ha sistemati
in ordine di tempo,
ossia da quelli più vicini
a quelli più lontani:
allora me li sono visti
scorrere davanti
come pensieri rimasti
a lungo intrappolati;
ma che poi, fiutata
la libertà concessa,
ovunque essi si sono
dati a scorrazzare
per rivisitare ogni posto
che era loro caro.

Apparendomi alcuni
in una bella cornice,
ho finito per provare
per loro nostalgia:
infatti, essi mi hanno
costretto a commuovermi
e si sono anche lasciati
desiderare a non finire;
però non sono mancati
certi altri ricordi,
che mi hanno infuso
stizza e malumore,
per cui avrei fatto
volentieri a meno
di darmi subito dopo
alla loro rivisitazione.

Riferendomi a tutti quelli
che hanno fatto breccia
nel mio piccolo cuore
tenero e commosso,
li ho visti addentrare
quasi lentamente
nella mia lucida
e vigile coscienza;
anzi, quanto più essi
sono diventati remoti,
tanto più ho avvertito
un groppo alla gola,
per cui mi è parso
che la mia commozione
volesse a un tratto
sciogliersi in un pianto.