di Luigi Orabona

 

 

LA SCUOLA

Molti sono convinti che la scuola
è un santuario di saggezza,
dove il piccolo fanciullo
che viene a essa affidato,
oltre a essere fornito
di abilità e di cultura,
sufficientemente riceve
tanto la ricchezza spirituale
quanto il buon uso della ragione.

Ma questa è una verità sacra
soltanto d'altri tempi,
quando aveva l'insegnante
maggiore autorità e più rispetto,
poiché i genitori inculcavano
in ciascuno dei loro figli
venerazione e grande stima
verso il proprio docente.

Oggi invece le cose sono cambiate
e la scuola ha quasi perduto
l'importanza di un tempo,
da quando le leggi e i genitori,
pervenendo al culmine della follia,
alla figura dell'insegnante
hanno finito in questi anni
per togliere ogni prestigio;
come pure hanno affossato
la libertà d'insegnamento.

Inoltre, si vorrebbero
insegnare cose a non finire
a un bambino che è del tutto
refrattario a recepire
anche le più semplici nozioni,
siccome egli viene distratto,
anzi meglio dire bombardato,
dalle infinite evasioni
insite nella sua vita quotidiana.

Così facendo, l'odierna scuola
non fa altro che allontanarsi
dal suo obiettivo primario,
che è quello di garantire
ai suoi immaturi discenti
il loro bene più prezioso,
il quale è l'educazione!