di Luigi Orabona

 

 

IL TEMPIO

Per la sua sacralità,
non può essere il tempio
che un luogo di preghiera,
dove qualunque persona
che voglia mettersi in contatto
con l'Ente Supremo
deve prima di entrare
mondare la propria coscienza
da ogni umana debolezza,
lasciando all'esterno di esso
tutto il male che in quel momento
la rende impura o blasfema.

Ma quasi mai questo accade
perché continuiamo dentro di noi,
intanto che ci battiamo il petto
in tale sacro ambiente,
a tenerci la nostra invidia
oppure a covare i nostri rancori,
magari anche a progettare del male
contro il nostro prossimo,
dimenticandoci completamente
del nobile scopo che ci ha spinti
a trovare rifugio e refrigerio
nella casa del Signore.

Perciò occorre che noi tutti,
prima di porre piede nella sacra dimora
per comunicare con Chi ci ha creati,
facciamo un esame di coscienza
e impegniamoci a liberarla
tanto dai difetti quanto dai mali
che ancora vi si annidano.

Soltanto così la nostra visita
fatta al generoso Creatore
viene ad avere un senso
e a basarsi finalmente
su uno schietto rapporto
d'amore e di fratellanza
con il nostro prossimo.