di Luigi Orabona

 

 

LA MIA STELLA MORENTE

Nel cielo ha smesso la mia stella
di mostrarsi smagliante tra le altre,
poiché è pallida, vacillante e incerta;
ora la sua vivida luce di un tempo
è diventata un tremulo luccichio.

Non ha più essa la forza di brillare
nell'immenso magico firmamento,
dove, spinta da un bisogno interiore,
ha rinunciato anche a quell'orgoglio
che la incitava a primeggiare fra tutte.

Oggi la scorgo che si va spegnendo,
mentre le sue deboli fiamme
hanno perso la baldanza di un tempo
e si vanno di continuo riducendo
in un tenue pulviscolo di cenere.

Segue la mia vita lo stesso destino
della mia stella in fase calante,
ora che gli anni mi stanno addosso
e hanno deciso di trasformarmi
in un misero relitto senza valore.

Posso affermare senza sbagliarmi
che ho già cominciato a rinunciare
alla fierezza che un tempo soleva
accompagnarmi in ogni mia lotta
a difesa della pace e della giustizia.

Sono ora rimasto privo di energie
capaci di rendere la mia esistenza
gagliarda e forte come una volta;
mi ritrovo invece con sulle spalle
il peso degli anni che mi opprime.