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IL RUGGITO
Un tempo dentro di me
forte si faceva sentire
il ruggito del leone,
come se volesse imporsi
alle ingiustizie dell'uomo
che dilagavano ovunque
e usavano i loro artigli
negli ambienti più disparati.
Non smettevo di lottare
contro soprusi e prepotenze,
che erano perfino in agguato
nel tempio della giustizia,
ai quali facevano ricorso
pure persone insospettabili,
tradendo la loro funzione
di tutori della legge.
Oggi invece tale ruggito
è da me avvertito smorzato
nell'intero mio organismo
e va cedendo ogni giorno
gran parte del suo timbro:
è diventato esso roco
e fa meno impressione
del belato di un agnello.
Ormai non ho più la forza
di combattere contro nessuno;
mi sento stanco e nauseato
di questo mondo che sragiona;
in nome del rispetto della vita,
non fa condannare a morte
chi per niente ha esitato
nel sopprimere quella altrui!
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