di Luigi Orabona

 

 

ERO CONVINTO

Ero convinto che, avanzando negli anni,
mi avrebbe abbandonato l'amore,
spegnendo alla fine in me il desiderio
di possedere carnalmente una donna,
smettendo di gioire delle sue grazie
e di fondermi con lei con passione.

Ero convinto che mi sarei ritrovato
a vivere il riposo del guerriero
reduce da lunghe e aspre battaglie
e cupido solo di un'esistenza serena,
senza più il richiamo profondo
di certi istinti incontrollati e lussuriosi.

Ero convinto che per me le donne
non più sarebbero state la fonte
del mio inappagabile piacere;
ma con il tempo sarei diventato
refrattario alla loro seduzione,
che in me sarebbe venuta a scemare.

Ero convinto che le avventure galanti
non più mi avrebbero interessato,
venendo meno nel mio nuovo spirito
lo stimolo a cercarle a ogni costo,
siccome esso si sarebbe affiochito
con il lento avanzare dell'età.

Invece non una di queste cose
nella mia vita ho visto avverarsi;
così l'amore materialmente inteso
non si è deciso ancora a mollarmi
perché nell'animo lo vado vivendo
gagliardo e passionale come sempre.