di Luigi Orabona

 

 

LA LIBERTÀ

Oltre a essere per l'uomo
un bene prezioso,
la libertà è anche
un suo diritto sacrosanto,
essendo stato egli creato
del tutto libero da Dio,
appunto per farlo esprimere
con piena autonomia
in tutto ciò che egli fa,
sia nel bene che nel male.

Comunque, ognuno di noi
è tenuto a rendere conto
del proprio operato
tanto in questo mondo
agli altri suoi simili,
quanto nell'altra vita
all'Ente Supremo,
che lo ha reso esistente.

L'uomo è un animale
preminentemente libero,
prima di essere considerato
socievole e ragionevole;
né lo si può concepire
in maniera diversa.

Dalla sua libertà
tale essere straordinario
trae la sua forza primaria,
che è la creatività,
della quale egli sempre si serve
per valicare i confini
del tempo e dello spazio.

Ma l'atto creativo
principalmente gli occorre
per potersi proiettare
nel remoto futuro,
come originale autore
di progresso e di civiltà,
e per nobilitare al massimo
l'essenza del suo spirito.

Quando invece conduce
una vita da schiavo,
ogni volta essa finisce
per ottundergli l'ingegno;
nel contempo, vanno incontro
a un totale inaridimento
pure le altre facoltà mentali.

Alla fine, essendo costretto
all'impotenza espressiva,
strapiomba l'uomo
nel baratro della barbarie,
dove la sua esistenza
non può che risolversi
in un turpe abbrutimento
della sua personalità.