di Luigi Orabona

 

 

PASSA IL TEMPO

Scorrono gli attimi della mia esistenza,
diventando prima minuti e poi ore;
queste si trasformano, a loro volta,
in parti di tempo molto più grandi,
come lo sono i giorni, i mesi e gli anni.

Di questi ultimi ne ho più di sei decine
e mi si sono sistemati bene sulle spalle,
le quali li reggono tutti senza problemi,
siccome non ricevo ancora alcuna visita
né dai malanni né dagli acciacchi.

Ma la giovinezza oramai è volata via,
lasciandomi solo nostalgie e rimpianti
che a malapena riesco a digerire,
ora che iniziano le forze ad abbandonarmi
e sempre di più mi si appanna la vista.

La qual cosa m'induce a guardare avanti,
dove l'unico sentiero della mia vita
è scorto da me cosparso d'incertezze;
per questo il futuro già mi si delinea
molto precario e privo di scappatoie.