di Luigi Orabona

 

 

VACILLANTE ESISTENZA

Atterrita e sconvolta,
si ritrova la mia mente
sulle tracce di brutti ricordi
che conobbero la furia del vento
e il mugghio della tempesta.

Viaggia essa ansimante
tra lo schianto e il frastuono
che accedono alla mia memoria
e la frastornano con lampi
di livida luce accecante.

Giorni grigi ed inquieti
mi azzannano la coscienza,
mentre precipito inorridito
nella voragine di un passato
che ignorò la pace e la speranza.

Sono indeciso a continuare
per questi infidi sentieri
che sanno soltanto tramare
contro il mio animo impaurito
congiure brutali e spietate.

Intanto la mia esistenza
si mostra instabile e indecisa;
anzi, vacilla in quell'assurdo
che vorrebbe vederla ridotta
in qualcosa senza valore.

Forse è questo il mio destino
che dovrà accompagnarmi
per il resto dei miei giorni,
senza potergli imporre
nessuna mia volontà.