di Luigi Orabona

 

 

A VOLTE LA VITA

A volte la vita
è esistenza passiva,
ci conduce per sentieri
che non vorremmo ritrovarci
a percorrere controvoglia
con il nostro abito incerto,
come quello che adesso
sono costretto a indossare.

Avverto che sono sospeso,
mentre continuo ad agitarmi
tra l'essere e il non essere,
tra il fare e il disfare,
tra il volere e il non volere,
tra la vita e la morte;
ma vorrei almeno capire
se in me ci sono ancora io.

Comunque, a nulla serve
ribellarmi impotente
ad una realtà pervasa
di contenuto grottesco,
che non smette di sbandierare
senza alcuna moderazione,
quasi voglia con esso
affossare la mia coscienza.

La circostanza allora
mi spinge nell'ignoranza,
per cui senza riuscirci
anelo a pervenire alla luce
del mio reale passato;
mi tocca però trovar sollievo
nell'abbraccio forzato
con la mia rassegnazione.