di Luigi Orabona

 

 

VIALE DEL TRAMONTO

E il tempo c'impose
la sua legge del rigore,
senza che nessuno potesse
violarla od eluderla;
né è suo costume
transigere o fare sconti
sia ai re che alla gente comune.

Nessuno può sottrarsi
ai suoi profondi mutamenti
che nelle cose e nelle piante,
ma soprattutto negli animali,
producono alcuni effetti
ora positivi ora negativi,
a volte anche devastanti.

La coscienza dell'uomo
è la sola a prenderne atto;
invece il corpo e la psiche,
con la loro corsa contro il tempo,
fanno i salti mortali,
pur di vincere la scommessa
contro la morte incalzante.

Ma non sempre, come si sa,
le battaglie si vincono,
specialmente quando lottiamo
con chi ci gestisce l'esistenza;
allora non ci resta altro da fare
che intraprendere corrucciati
il viale del tramonto.