di Luigi Orabona

 

 

ALL'UNIVERSO

Quando la tetra notte
domina e anche nasconde
nella sua tenebra spessa
ogni cosa che mi circonda,
attratti dalle tue stelle
e dalla tua raminga luna,
i miei occhi indagatori
con brama cercano allora
di penetrarti, o mio universo.

Così di te mi sento parte,
interamente ti attraverso,
ti esploro in lungo e in largo,
fino a quando non sono stanco
di percorrere i tuoi sentieri;
si presentano essi interminabili,
mentre penetro l'infinito
e procedo nel mistero
senza avere alcuna meta.

Soltanto in questo modo
il mio spirito si placa
e abbandona ogni lotta,
manifestando apertamente
di non volere più sapere
sia di sé che di ogni altra cosa.

Ad essere più chiaro,
vorrebbe esso fare arrestare
il tempo che mi appartiene,
nel momento stesso che mi vado
immergendo in te serenamente
e il dolce oblio di ogni affanno
si è ormai di me impossessato.